XVIII Incontro dei giovani in servizio civile sul tema: "Intelligenza artificiale e pace"
I ragazzi del Servizio Civile della Caritas di Castellaneta, accompagnati dal direttore, don Francesco Zito e dalla collaboratrice Veronica Chirico, hanno partecipato al XVIII Incontro dei giovani in servizio civile del TESC (Tavolo ecclesiale sul servizio civile). Questo incontro viene organizzato ogni anno il giorno 12 marzo nel ricordo di san Massimiliano di Tebessa, giovane martire che, nel 295 d.C., scelse la pace rifiutando, come cristiano, di prestare il servizio militare nell’esercito romano e per questo fu ucciso.
Come avvenuto per le precedenti edizioni, il tema è quello indicato da Papa Francesco per la Giornata mondiale della Pace del 1° gennaio scorso: “Intelligenza artificiale e pace”.
L'incontro di quest'anno si è svolto nel complesso universitario federiciano di Scampia, a Napoli, inaugurato nel 2022 come luogo simbolo di rinascita sociale e culturale.
Dopo aver fatto insieme memoria di San Massimiliano con la lettura degli atti del martirio, abbiamo ascoltato il saluto di don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana, che ci ha ricordato la bellezza del sì all'esperienza del Servizio Civile, ma anche che: "la storia si fa con tanti no: dicendo no alla guerra, no alle armi, no ad un certo tipo di cultura".
A don Marco ha fatto seguito l'intervento di Laura Massoli del Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale, che si è soffermata sulle parole "partecipazione" e "ascolto" che racchiudono il senso ed il significato del SCU.
Don Alessio De Fabritiis ha poi presentato il tema che i due relatori in presenza affronteranno, ovvero "intelligenza artificiale e pace". Ci è stata data anche la possibilità di interagire e porre domande ai relatori (sia presenti fisicamente sia quelli in remoto) attraverso un numero WhatsApp dedicato.
Il primo intervento è del Prof. Guglielmo Tamburrini, il quale ha ricordato che l'intelligenza artificiale può promuovere la pace in un modo indiretto ed applicabile a vari ambiti come l'istruzione, la salute e benessere. "Questo - afferma il docente - è uno strumento di cui impadronirsi e da utilizzare per tantissime cose buone, non ci può essere una tecnofobia rispetto all'intelligenza artificiale".
Ha fatto seguito l'intervento della Prof.ssa Marta Bertolaso, che ha rimarcato la paura che gli strumenti dotati di IA possano sostituirci nel nostro lavoro.
Spazio, poi, alle testimonianze di giovani che approcciano l'IA: Davide Dattoli, fondatore di Talent Garden, mette in risalto le grandi possibilità offerte dalla formazione digitale ed infine, la toccante testimonianza di Maria Chiara, una giovane che ha fatto l'esperienza di SCU tramite le
Misericordie: "uno dei momenti più semplici e belli della mia vita, - ricorda Maria Chiara - quel pasto caldo posato sulla tavola giorno dopo giorno rende concreto il nostro sogno".
E per concludere è intervenuta Silvia Dellapiana aderente al progetto “Corpi Civili di Pace 2022” in Grecia, dove si è occupata di monitoraggio del rispetto dei diritti umani e del diritto umanitario, attività di accompagnamenti, protezione e sensibilizzazione.
Nel pomeriggio la visita nel quartiere di Scampia: un quartiere, nel cuore di Napoli, spesso associato a stereotipi negativi e problemi sociali. Qui abbiamo ascoltato l’esperienza di un ragazzo di etnia rom che viveva in un campo rom locale. Nonostante le avversità e le sfide che affrontava ogni giorno, questo giovane aveva trovato una via d'uscita dalla trappola della dispersione scolastica, grazie all'intervento della Caritas Italiana. Ogni persona merita una possibilità di crescita e realizzazione: dobbiamo lavorare insieme per creare una società che valorizzi l'educazione e promuova l'inclusione, affinché tutti i giovani possano avere l'opportunità di realizzare il proprio potenziale e costruire un futuro luminoso.
Nel pomeriggio, dopo una visita a Scampia, l’incontro si è concluso con la Celebrazione eucaristica presso la chiesa “San Giuseppe Moscati”
presieduta da S.E. Mons. Domenico Battaglia, Arcivescovo di Napoli.
"Lasciatevi ogni giorno raggiungere dallo sguardo della speranza" -è stato il messaggio di Mons. Battaglia durante l’omelia- quella speranza che possiamo dare a chi è stato meno fortunato di noi nella vita, ma sa che non è mai tardi per riuscire a riscattarsi, per cambiare la vita che ci è stata donata, ma che non abbiamo scelto. E poi ha aggiunto: “abitate la strada” proprio perché in quei luoghi non si deve aver paura, né pregiudizi, si deve solo aver coraggio nel provare a prendersi cura dell'altro: “prenditi cura della vita e permetti a qualcuno di prendersi cura di te, perché nessuno può farcela da solo”.
L'esperienza che abbiamo vissuto, udire il racconto di storie di missione e incontri che possono cambiare la vita, immaginare gli occhi e i volti mesti ed infelici di quella gente che ha bisogno di essere ascoltata, accolta, amata e, in qualche modo, guidata verso una vita migliore, fa ripensare a quanto siamo fortunati e a quanto poco, a volte, ce ne rendiamo conto. Per questo, ciò che ha spinto noi ad intraprendere il percorso del SCU in Caritas è stato proprio il voler aiutare l'altro, il voler esserci per l’altro.
Questa breve esperienza ci ha insegnato ad essere ancora più coscienti e consapevoli del percorso che abbiamo intrapreso quasi un anno fa e che sicuramente non terminerà qui, ad essere innamorati della vita per poter diventare testimoni di amore e carità, regalandoci un’infinità di emozioni che porteremo nei nostri cuori. Il nostro impegno continua!
Qui puoi seguire l'incontro completo dal canale YouTube di Caritas Italia: