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Proposte per l'animazione della VIII Giornata Mondiale del Povero

“Se la preghiera non si traduce in agire concreto è vana; infatti ‘la fede senza le opere è morta’ (Gc 2,26). Tuttavia, la carità senza preghiera rischia di diventare filantropia che presto si esaurisce. Senza la preghiera quotidiana vissuta con fedeltà, il nostro fare si svuota, perde l’anima profonda, si riduce ad un semplice attivismo” (Papa Francesco)

La Giornata Mondiale del Povero non è un evento fine a sé stesso ma vuole essere un invito a tutti i fedeli a prendere sul serio l'attenzione di Cristo per gli ultimi e i bisognosi operando scelte concrete di solidarietà e di cura. Il Papa, nella sua lettera per l'ottava Giornata Mondiale del Povero, invita a percorrere due vie: quella dell'azione e quella della preghiera

Per prepararsi adeguatamente, durante le Sante Messe si possono invitare tutti i fedeli alla partecipazione ad una veglia di preghiera. L'invito, aperto a tutti, deve essere rivolto soprattutto agli operatori della Carità.

Durante la veglia di preghiera, si può rispondere all'invito che il Vescovo Sabino ha proposto nella lettera pastorale di quest'anno (pag.17): compiere un breve esercizio che aiuterà, all’inizio dell’anno pastorale e del Giubileo, a concretizzare un proposito di speranza per i poveri. Potrebbe essere utile distribuire dei bigliettini prestampati con la dicitura: 

  1. Cosa posso fare io? (Impegno personale)
  2. Cosa possiamo fare insieme? (impegno familiare/comunitario)

così che, durante la preghiera, ciascuno può compilare il suo bigliettino che verrà depositato in una cesta ai piedi dell'altare.

Nella messa del 17 novembre, durante l'omelia si può parlare delle proposte ricevute per proporre un piano di azione da realizzare nelle parrocchie durante l'anno.

Scarica qui il sussidio per la veglia di preghiera e la locandina